LETTERA DI MOTIVAZIONE
( In una versione da me sintetizzata, la lettera che segue è stata pubblicata sul Blog di Concita De Gregorio e in edizione cartacea su "Repubblica" il 4 agosto ) Insegno da tanto tempo e non ho mai smesso di studiare. Questo il bello, anzi, senza iperbole, il meraviglioso dell'insegnamento per me. A cui s'affiancano altri elementi di costante attrazione per questo lavoro, che evito di elencare per non sfociare nella retorica e banalizzare un argomento anche troppo discusso. Fatto sta che anni di vita trascorsi (anche) così non mi hanno logorata, né tediata, né resa risentita o delusa. Ogni tanto sì, lo ammetto, qualcuno di questi sentimenti, o anche tutti insieme, mi hanno per un poco sopraffatta, ma sono presto prevalse nuove motivazioni e ho continuato e continuo a immettere energie di ogni tipo in questo mestiere. Può capitarmi di essere molto soddisfatta e, più raramente, certo, di sentire qualcosa di simile all'ebbrezza di una riuscita. Non me ne compiaccio ...