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Visualizzazione dei post da dicembre 12, 2021

TERZA FAVOLA DI FEDRO PER IL 13 GENNAIO

  Prologus Aesopus auctor quam materiam repperit, hanc ego polivi versibus senariis. Duplex libelli dos est: quod risum movet, et quod prudenti vitam consilio monet. Calumniari si quis autem voluerit, quod arbores loquantur, non tantum ferae, fictis i ocari nos meminerit fabulis . Si tratta della favola con cui il libellus  di Fedro ha inizio. Non a caso il titolo suona  prologus.  Questa volta non vi propongo una traduzione (nemmeno la mia) e vi chiedo di non cercarla, ma di servirvi esclusivamente, per tradurre, delle indicazioni che fornisco ora, in aggiunta a quelle che già possedete sull'Autore. Naturalmente si tratta sempre di procedere con INTERLINEARE, RIORDINO, ANALISI (raccolta dati), COMMENTO (come da modello) e TRADUZIONE PERSONALE (deve essere il culmine del lavoro).  Il prologo  è una parte di testo che compare anche nelle commedie. Se ne servono, vedremo, Plauto e Terenzio nella commedia latina. Il prologo, in ambito teatrale, può svolgere due funzioni: raccont

INTRODUZIONE AD ARISTOFANE E AL COMICO (qualche appunto per seguire meglio)

PREMESSA SUL COMICO (dal saggio di H. Bergson, del 1924, sul riso (L' Umorismo  di Pirandello, di cui mi sono servita per spiegare il comico nei Promessi sposi  e in particolare in don Abbondio,  risale al 1908) Dal saggio del filosofo francese sul riso ricavo questa considerazione in particolare: che il comico è collegato con l'umano (un paesaggio non potrà mai far ridere e un animale potrà far ridere in quanto gli si colga qualcosa di umano). L'essere umano l'unico animale a ridere, ma si potrebbe aggiungere, che fa ridere. Un nemico del riso è l'emozione: affetto e pietà sono nemici del riso e sono per lo meno sospesi temporaneamente quando si ride di una persona cui si è affezionati o di cui si abbia pietà. Il comico si rivolge all'intelligenza pura e si nutre della presenza degli altri. Si ride di più in una sala piena di persone che ridono con noi, a riprova che il riso è un'espressione sociale, ridere di gruppo è tra l'altro espressione, magari mo

LETTURE NATALIZIE

Durante la pausa natalizia leggerete H. MELVILLE, Bartleby, lo scrivano L-F. CELINE, Il dottor Semmelweis Sono due racconti lunghi, più che romanzi brevi, scritti rispettivamente nel 1851 e nel 1924 dallo statunitense che aveva appena concluso il suo capolavoro Moby Dick  e dal francese che non aveva ancora iniziato la sua carriera di scrittore fra i più arditi del Novecento con la pubblicazione di   Voyage au bout de la nuit. Al centro di entrambi sono vicende esistenziali per certi versi antitetiche: il protagonista di Melville è un uomo qualunque, forse fin troppo qualunque, tanto da sfiorare l'impossibilità di essere definito altrimenti che così e, di conseguenza, l'impossibilità di essere definito; in quello che è il racconto tratto dalla sua  tesi di laurea in medicina, Céline tratteggia il ritratto di un antieroe del nostro tempo , un coraggioso sostenitore della verità contro la menzogna della narrazione dominante , quella che si ammanta di assolutezza protetta da rassi

VITA DI DANTE - LAVORO DI GRUPPO 17/20 DICEMBRE

TUTTI I GRUPPI DEVONO UTILIZZARE I SEGUENTI MATERIALI: LIBRI IN USO COLLETTIVO E TRECCANI.IT OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE TRA IL 17 E IL 20 DICEMBRE: INVIARE I RISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA DA PUBBLICARE SUL BLOG, PREVIA MIA CORREZIONE. PREDISPORRE UN POWER POINT PER GRUPPO DA PRESENTARE ALLA CLASSE NELLA SETTIMANA DELLA PAUSA DIDATTICA (9 SLIDES) GRUPPO 1: nascita, condizione della famiglia (antenati, situazione economica),  Beatrice, Vita nuova e stilnovismo. BONINO CAPRIOLO FERRONI LIGNANA GRUPPO 2: carriera politica a Firenze, partecipazione alle contese fra guelfi e ghibellini, ambasceria e tradimento di Bonifacio VIII.  CASCIANO VALENTINI GOSSI CASCINI PANINI GRUPPO 3: inizio dell'esilio, condanne.  CAVALLERA  SANTARELLI GRECU DURBIANO GRUPPO 4: la speranza riposta nella discesa di Arrigo VII, il trattato De Monarchia COLOMBO PERELLI PASCIUTI TROMMACCO GRUPPO 5: la battaglia a favore del volgare, il De vulgari eloquentia . CURLETTI MOSSETTO MAZZEO DE SILVIO

PIANIFICAZIONE DELLE LEZIONI DI LATINO DEL 16 E 23 DICEMBRE

 Durante le lezioni del 16 e del 23 dicembre lavoreremo sulle favole di Fedro (la seconda si trova nel post precedente) e sull'introduzione alle Nuvole di Aristofane. Si tratterà, in parte, di lavori di gruppo. FEDRO Predisporre un commento delle due favole così concepito:  Analisi morfosintattica e traduzione interlineare/riordinata.  Traduzione letteraria, mostrando le possibilità di traduzioni differenti di uno stesso termine o di un intero periodo.  Commento relativo al significato delle  favole che riporti anche a Fedro e al periodo storico in cui scrive.  ARISTOFANE Introduzione alla commedia greca (ascolto della mia lezione). Materiale messo a disposizione per una lettura/comprensione di gruppo (per la lezione del 23)

SECONDA FAVOLA DI FEDRO - DA TRADURRE PER IL 16 DICEMBRE

Propongo qui di seguito la celeberrima favola del lupo e dell'agnello da tradurre al solito modo:  interlineare con analisi e riordino, per cominciare. Giovedì, in classe, lavoreremo per  predisporre una presentazione delle due favole (a questo punto) che permetta di farne un commento grammaticale, sintattico e contenutistico. Anche di questa seconda fornisco  una mia libera traduzione, di cui servirsi per arrivare alla propria.    Lupus et Agnus Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi. Superior stabat lupus, longeque  inferior  agnus. Tunc   fauce improba   latro incitatus   iurgii  causam intulit : "Cur  - inquit  - turbulentam  fecisti   mihi   aquam bibenti ?" Laniger contra  timens : "Qui possum  - quaeso - facere quod quereris , lupe? A te decurrit  ad meos haustus liquor." Repulsus  ille veritatis viribus: "Ante  hos sex menses male  - ait - dixisti mihi". Respondit  agnus: "Equidem  natus non eram !" "Pater, herc