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Visualizzazione dei post da novembre 13, 2022

DAL DE CATILINAE CONIURATIONE (1)

 1 Pulchrum est bene facere rei publicae, etiam bene dicere haud absurdum est; vel pace vel bello clarum fieri licet; et qui fecere et qui facta aliorum scripsere, multi laudantur. 2 Ac mihi quidem, tametsi haudquaquam par Gloria sequitur scriptorem et actorem rerum, tamen in primis arduom videtur res gestas scribere: primum, quod facta dictis exaequanda sunt; dehinc, quia plerique, quae delicta reprehenderis, malevolentia et invidia dicta putant, ubi de magna virtute atque gloria bonorum memores, quae sibi quisque facilia factu putat, aequo animo accipit, supra ea veluti ficta pro falsis ducit. 3 Sed ego adulescentulus initio, sicuti plerique, studio ad rem publicam latus sum ibique mihi multa advorsa fuere. Nam pro pudore, pro abstinentia, pro virtute audacia, largitio,  avaritia vigebant. 4 Quae tametsi animus aspernabatur insolens malarum artium, tamen inter tanta vitia imbecilla aetas ambitione corrupta tenebatur; 5 ac me, quom ab reliquorum malis moribus dissentirem, nihilo minus

INDICAZIONI PER LA PRESENTAZIONE INDIVIDUALE DI EPISODI DELL'ORLANDO

Dopo aver letto attentamente la dispensa, scegliete un episodio, leggetelo nella resa calviniana e, ovviamente, nella versione originale. Quindi predisponete un power point che contenga una selezione di ottave (anche non consecutive, ma significative, da 4 a 6) disposte tabellarmente con versione in prosa affiancata, mentre il commento deve essere discorsivo, come da modello calviniano. Il power point deve essere composto da 10-15 slides, arricchito a piacere di immagini pertinenti e accompagnare utilmente un'esposizione che duri esattamente 10'. 

SUL TEMA DEL LAVORO NEL MONDO CONTEMPORANEO

il Manifesto - Si vota contro la schiavitù, oltre 150 anni dopo Lincoln di Giovanna Branca (Midterm 2022)   «Avevano lavorato nei campi per anni da carcerati, sotto la supervisione di guardie a cavallo, armate di fucili, che li obbligavano a raccogliere cotone (…). Alcuni prigionieri neri consideravano la disperazione del buco (senza cibo e soffocati dal gas lacrimogeno,   ndr ) preferibile all’intollerabile degradazione di essere obbligati a raccogliere cotone alla fine del ventesimo secolo, nel luogo dove un tempo sorgeva una piantagione di schiavi». Nel libro edito dal   New York Times   basato sul progetto di Hannah Nikole Jones,   The 1619 Project   – su come gli odierni Stati uniti siano plasmati dall’esperienza della schiavitù – l’avvocato e attivista Bryan Stevenson racconta una prigione ancora funzionante: quella di Angola, in Louisiana. Un luogo che «consente al tempo di restare immobile», come aveva detto l’ex detenuto Curtis Ray Davis che ad Angola ha passato 25 anni, fino