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Visualizzazione dei post da febbraio 7, 2021

COMPITI ASSEGNATI PER GIOVEDI' 18 FFEBBRAIO

  EPICA Leggete  attentamente il post precedente e gli appunti presi durante la relativa lezione a distanza. Rispondete PER SCRITTO alla seguente. domanda (una risposta articolata e discorsiva, non un semplice elenco):  L'episodio è situato nel libro IX, quindi, rispetto all'organizzazione della materia nell' Odissea,  in quale punto del viaggio si colloca? Relativamente alla seguente selezione di versi tratti dal IX libro, proposti nella traduzione di Ippolito Pindemonte (1821) e coincidenti con l'inizio dell'episodio in questione, realizzate la VERSIONE IN PROSA: Ci portammo oltre, e de’ Ciclopi altieri, Che vivon senza leggi, a vista fummo. 135 Questi, lasciando ai Numi ogni pensiero, Nè ramo, o seme por, nè soglion gleba Col vomere spezzar: ma il tutto viene Non seminato, non piantato, o arato, L’orzo, il frumento, e la gioconda vite, 140 Che si carca di grosse uve, e cui Giove Con pioggia tempestiva educa, e cresce. Leggi non han, non radunanze, in cui Si consu

POLIFEMO E L'ALTRO MONDO - LEZIONE DELL'11 FEBBRAIO

Nell' Odissea  si possono riconoscere due mondi : un mondo di qua, che segue una rotta (quella ricostruita nel video che vi ho fatto conoscere) e mondo di là , dove abitano monstra , creature e eventi straordinari, inusitati, persino nel recinto del mito, che per sua natura è già regno dello straordinario. Nel mondo di là   si trovano i Ciclopi, Eolo, Circe, l'Ade, le Sirene, Trinacria, Ogigia, è un mondo che sembra quasi interamente fatto di isole e in cui le rotte di passaggio sono molto difficili da ricostruire perché non di rado si levano terribili tempeste che scombinano le rotte, e chissà mai da dove si è passati, magari da una dimensione ad un'altra, chissà. Nel mondo  di là  i mostri sono di casa, anzi, sono la presenza più naturale che ci si possa figurare. A essere fuori luogo  sono piuttosto gli umani, che risultano esssere intrusi  e per questo rischiano da un momento all'altro di essere cacciati, spesso nel senso più definitivo del termine, di essere caccia

SCHEDE PERSONAGGIO VOSTRE

  Gertrude, la monaca di Monza  (Lorenzo) Le descrizioni dei vari personaggi che compaiono nel romanzo sono realizzate da Manzoni mediante descrizioni dirette, ovvero condotte attraverso lo sguardo del narratore onnisciente, che propone una sorta di fotografia del personaggio, con dettagli inerenti al volto, all’abbigliamento, al modo di muovere gli occhi o di camminare, o indirette, come quelle ricavabili dalle le situazioni in cui sono coinvolti. Per introdurre la figura della monaca di Monza, l’autore ricorre anche a un terzo metodo, quello della descrizione effettuata tramite le parole di altri personaggi interni al romanzo.    Gertrude viene nominata per la prima volta nelle parti iniziali del nono capitolo. Agnese e Lucia arrivano accompagnate da un barocciaio al convento di Monza, dove il padre guardiano fa per primo menzione della monaca chiamandola signora ,  non c'è che la signora: se la signora vuol prendersi quest'impegno […].  Le due donne sono subito incuriosite d