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Visualizzazione dei post da giugno 26, 2022

SAGGIO INTRODUTTIVO OVIDIO IN SOSTITUZIONE PROVVISORIA DI SERMONTI

  OVIDIO LA PAROLA: UN DONO E UN ERROR L’8 d.C. è un anno cruciale nella vita di Ovidio, nato a Sulmona, nei pressi di L’Aquila, nel 43 a. C. L’imperatore Ottaviano Augusto, il princeps che nell’arco d’un ventennio è riuscito a fare quello che al padre adottivo, Cesare, era costato un bel po’ di pugnalate mortali (trasformare la res publica in imperium Augusti ), lo condanna all’esilio perpetuo, a Tomi. Da questo paese sperduto, coincidente con l’attuale Costanza, sul mar Nero, Ovidio lancia disperati appelli a personaggi influenti di Roma affinché intercedano presso il sovrano e gli procurino, se non la possibilità di tornare a Roma, almeno quella di avvicinarsi all’Italia. La relegatio dura invece fino alla morte, avvenuta nel 17 o 18 d. C., dato che nemmeno il successore di Ottaviano, Tiberio che subentra in veste di Augusto alla morte di quest’ultimo nel 14, concede il perdono al poeta. Impossibile determinare con certezza quale sia stata la colpa, il crimen commesso da Ovi