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Visualizzazione dei post da maggio 14, 2023

COMPITI PER MARTEDI' 23 MAGGIO

 1) A che cosa fa riferimento la  rara coerenza  che Alfieri avrebbe dimostrato con la donazione a favore della sorella? 2) Cosa significa che la teorizzazione antitirannica resta  tutta astratta? 3) Che cosa è consentito, secondo Alfieri, al letterato? 4) Quali sono i connotati dell' eroe alfieriano ? Contro quale potere si muove la sua lotta? 5) Attraverso quali passaggi concettuali il suicidio diventa, nella prospettiva alfieriana, un atto eroico? 6) Copn quale motivazione Alfieri sostiene di preferire una tirannide estrema a una moderata? 7) Quale funzione svolge la distinzione fra  popolo  e  plebe  nel pensiero politico alfieriano? 8) In che cosa si distingue  Mirra  da tutte le altre tragedie alfieriane ? 9) Riporto sotto le ultime battute della tragedia: raccogliete idee su  innocenza  e  empietà ,  per elaborare un commento che tenga conto dell'intero sviluppo della tragedia (solo abbozzo)   SCENA QUARTA Mirra, Euriclea. Mirra    Quand’io... tel... chiesi,... darmi...

LIBRI DI TESTO PER L'A.S. 2023/2024

LETTERATURA ITALIANA Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, Imparare dai classici a progettare il futuro, PARAVIA I SBN 9788839535771 (VOL. 3A, 7.30 euro) copertina color avio ISBN 9788839535788 (VOL. 3B, 30,20 euro) copertina color beige  scuro ISBN 97888839535795 (VOL. 3C, 31 euro) copertina marrone  LETTERATURA LATINA Garbarino, Manca, Pasquariello, De te fabula narratur. PARAVIA ISBN 9788839532473 (VOL. 3, 35,15 euro)

LEZIONE DEL 17 MAGGIO - ORGANIZZAZIONE E MATERIALI

Mentre avvengono i colloqui, gli altri svolgono  QUESTE DUE ATTIVITA' (su mia assegnazione) I lavori completati dovranno essere pronti per mercoledì 24 maggio (scritto su argo). Chi riesce a completare prima, invia).  ATTIVITA' 1 Utilizza il modello che riporto  nel post (relativo all'ode I, 9) per  lavorare su questa ode di Orazio, il celebre Carpe diem,  ode XI del I libro:  Tu ne quaesieris (scire nefas) quem mihi, quem tibi        Non chiedere, non è lecito sapere, quale fine finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios                   gli dei abbiano stabilito per me o per te, o temptaris numeros. Ut melius quicquid erit pati!             Leuconoe, e non tentare le cabale Babilonesi. Quant’è meglio subire quel                                                                                                che sarà! Seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,                Sia che Giove abbia in serbo più         inverni, o  che sia questo, quae nunc oppositis debi