LEZIONE DI LATINO 3 - IL PERFETTO INDICATIVO ATTIVO/PASSIVO E DEL VERBO SUM

IL TEMPO PERFETTO INDICATIVO

RIPASSO


Il PERFETTO INDICATIVO latino corrisponde a TRE TEMPI in italiano: PASSATO PROSSIMO, PASSATO REMOTO E TRAPASSATO REMOTO.  Può trovarsi sia all'attivo sia al passivo, come tutti i tempi dell'indicativo e del congiuntivo,  se i verbi sono transitivi; se invece sono intransitivi anche in latino come in italiano si può avere SOLO LA FORMA ATTIVA (con l'unica eccezione di forme IMPERSONALI, ossia alla terza persona singolare, che si possono trovare PASSIVE anche se il verbo è INTRANSITIVO: VENITUR si viene, VENTUM EST, si venne).
Il PERFETTO INDICATIVO ATTIVO, alla I persona singolare, è LA TERZA FORMA DEI PARADIGMI REGOLARI. 

ESEMPIO: AMO, AMAS, AMAVI, AMATUM, AMARE [traduzione del perfetto: HO AMATO, AMAI, EBBI AMATO]

Rappresenta quindi una forma MODELLO dalla quale ne derivano altre, che studieremo in seguito. 

NUOVA SPIEGAZIONE

Il tema del perfetto ATTIVO VARIA a seconda dei verbi. Per questo è importante memorizzare un certo numero di paradigmi. Le sue desinenze personali  sono IDENTICHE per tutte le coniugazioni, compreso il verbo SUM. 
DESINENZE DEL PERFETTO ATTIVO

- I
-ISTI
-IT
-IMUS
-ISTIS
-ERUNT

PERFETTO DI SUM (ovviamente solo ATTIVO)
FUI
FUISTI
FUIT
FUIMUS
FUISTI
FUERUNT
Spiegazione morfologica: si parte dal tema del perfetto FU- e si uniscono le desinenze personali sopra elencate. Questo vale anche per tutti le altre coniugazioni.
AMAV-I, AMAVISTI, AMAVIT, AMAVIMUS, AMAVISTIS, AMAVERUNT
MONU-I, MONUISTI, MONUIT, MONUIMUS, MONUISTIS, MONUERUNT
LEG-I, LEGISTI, LEGIT, LEGIMUS, LEGISTIS, LEGERUNT
AUDIV-I, AUDIVISTI, AUDIVIT, AUDIVIMUS, AUDIVISTIS, AUDIVERUNT
Commento morfologico: è necessario conoscere il paradigma per poter formare il perfetto (se si opera dall'italiano); invece, quando si traduce, occorre risalire dal tema del perfetto al verbo al presente indicativo, dato che così si trova sul dizionario. Per esempio, trovo AMAVERUNT, riconosco la desinenza -ERUNT del perfetto, la tolgo e resto con AMAV- risalgo al presente del verbo che è AMO (quello trovo sul dizionario). 

IL PERFETTO PASSIVO

Il perfetto passivo è proprio dei VERBI TRANSITIVI. Ha sempre tre traduzioni come il suo corrispettivo attivo:io sono stato amato, io fui amato, io fui stato amato. 
In latino è una forma perifrastica, ovvero composta da più termini. Precisamente

PARTICIPIO PERFETTO DEL VERBO  +  VERBO SUM AL PRESENTE INDICATIVO
AMATUS, AMATA, AMATUM                        SUM
      "               "               "                                    ES
       "              "                "                                    EST
AMATI, AMATAE, AMATA                               SUMUS
       "              "               "                                     ESTIS
        "              "              "                                      SUNT

Commento morfologico: il participio perfetto si ottiene dal SUPINO (la QUARTA forma del paradigma regolare), togliendo la desinenza -UM e aggiungendo le desinenze di un AGGETTIVO DELLA I CLASSE (-US, -A, -UM). In italiano corrisponde al PARTICIPIO PASSATO,che ha VALORE PASSIVO. Dal supino AMATUM, quindi, si ottiene AMATUS, AMATA, AMATUM che si traduce come AMATO, AMATA, AMATO (riferito a una cosa, cioè concordato con un neutro). 

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