SCALETTA LEZIONE ODISSEA DI MARTEDI' 15/12
INTRODUZIONE ALL’ODISSEA
- l’Odissea è un poema originario
- nell’Odissea sono presenti sia l’oriente sia l’occidente
- la materia dell’Odissea è Ulisse, uomo versatile e scaltro¸ uomo dalla mente variopinta
- tra colpe e follie, fraintendimenti e ostacoli frapposti dagli dei, Ulisse infine può ritornare alla propria terra
- tanta sofferenza s’interpone fra il punto di partenza e il punto d’arrivo, così come tante parole tessono la storia prima ch’essa pervenga alla sua conclusione.
- i canti, come per l’Iliade¸sono 24
- dal I al IV si dipana la cosiddetta telemachia
- Telemaco, ormai ventenne, che vive con la madre, decide di andare a cercare il padre
- alla corte di Itaca, spadroneggiano i Proci,
- Penelope li tiene a bada con l’espediente della tessitura infinita
- un conciio di dei stabilisce che si debba sploccare la situazione a favore di Ulisse
- alla reggia di Ulisse, intanto, il cantore Femio provvede a tenere viva in Penelope la memoria del maritoi
- i canti dal V al XII narrano della difficile decisione, per Ulisse, di lasciare la ninfa Calipso
- grazie ad Atena, riesce a raggiungere l’isola di Scheria, dove regna Alcinoo, che vive con la figlia Nausicaa
- durante la cena in onore dello straniero, un cantore, Deifobo, inizia a raccontae le vicende di Troia
- Ulisse, incapace di trattenersi, si commuove e svela la sua identità. Inizia quindi a raccontare tutte le sue avventure: analessi o flashback con tutti gli episodi fino a quel momento
- i canti dal XIII al XXIV sono interamente occupati dal ritorno a Itaca.
- sulla spiaggia Ulisse non solo non riconosce la sua terra, ma viene anche trasformato da Atena in un vecchio mendicante, per poter entrare nella reggia senza essere riconosciuto e architettare così la riappropriazione del potere
- i riconoscimenti di Ulisse: da parte del pastore Eumeo, del cane Argo, della nutrice Euriclea, del figlio sopraggiunto, della moglie, del padre Laerte.
- la prova di forza di Ulisse mette definitivamente fuori gioco i Proci, che vengono battuti e sterminati
- il poema si conclude, quindi, con una totale riappropriazione del potere e della vita da parte di Ulisse.
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