PREPARAZIONE ALLE INTERROGAZIONI DI DANTE (DAL 3 DICEMBRE)

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,

una lonza leggera e presta molto,
che di pel macolato era coverta;

All'improvviso, scrive l'Auctor utilizzando una classica formula di trapasso biblica, quasi all'inizio della salita, compare una creatura, denominata lonza, dall'aspetto attraente, dato che si muove leggera e veloce e ha un manto maculato. Si tratta della prima delle tre fiere, alle quali sono associati significati allegorici in parte rintracciabili in quelle vere e proprie enciclopedie del sapere medievale che recano il titolo di Bestiari. In particolare la lonza, assimilabile a una lince, rappresenta il primo dei vizi capitali, ovvero la lussuria, punita nel II cerchio dell'inferno e presente anche nel purgatorio come ultima cornice, prima dell'Eden. [...]
33

e non mi si partia dinanzi al volto,
anzi ’mpediva tanto il mio cammino,
ch’i’ fui per ritornar più volte vòlto.

La lonza non si scostava dalla vista, impedendo il cammino dell'agens, assolvendo così a una funzione che sembra andare di là dalle sue prerogative di animale poco pericoloso e che si può spiegare solo ricorrendo all'intendimento allegorico già esplicitato. In ogni caso l'agens non riesce a procedere, come avrebbe voluto, considerando la speranza infusa in lui dalla luce del sole  sulle pendici del colle, ed è ripetutamente sul punto di tornare indietro. Il ritorno indietro, a livello allegorico, si può intendere come un cedimento alla tentazione, visto che la  deserta piaggia o la selva oscura nella quale si troverebbe a precipitare sono rappresentazioni manifeste del peccato. [...]

36Temp’era dal principio del mattino,
e ’l sol montava ’n sù con quelle stelle
ch’eran con lui quando l’amor divino39

mosse di prima quelle cose belle;
sì ch’a bene sperar m’era cagione
di quella fiera a la gaetta pelle42

l’ora del tempo e la dolce stagione;
ma non sì che paura non mi desse
la vista che m'apparve d'un leone.45

Questi parea che contra me venisse
con la test’alta e con rabbiosa fame,
sì che parea che l’aere ne tremesse.

  • Individuare la collocazione dei versi e contestualizzare. 
  • Comprendere (versione in prosa) e analizzare (fondamentale, anche quando si riconoscano figure retoriche o si forniscano interpretazioni allegoriche, esplicitare il contenuto comunicativo).

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