EDUCAZIONE CIVICA (un'ora lunedì 6 durante le interrogazioni d'italiano: discussione)

Mondo globalizzato e identità diverse che, interagendo, possono reciprocamente arricchirsi. Una delle possibili spinte al volontariato deriva dal riconoscimento dell'importanza delle relazioni umane, quindi dal riconoscimento di cosa contribuisca a connetterci gli uni altri altri e a renderci indispensabili gli uni agli altri (Aristotele, Socrate, gli stoici sono alle origini di queste considerazioni).

Discussione di gruppo sull'affermazione sopra proposta (6 DICEMBRE)

 

 Testo della Legge 266/91 - Legge quadro sul volontariato (primi due articoli)

Art. 1. Finalità e oggetto della legge

 1. la Repubblica italiana riconosce il valore sociale e la funzione dell’attività di volontariato come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, ne promuove lo sviluppo salvaguardandone l’autonomia e ne favorisce l’apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuato dallo Stato, dalle regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. 2. La presente legge stabilisce i principi cui le regioni e le province autonome devono attenersi nel disciplinare i rapporti fra le istituzioni pubbliche e le organizzazioni di volontariato nonché i criteri cui debbono uniformarsi le amministrazioni statali e gli enti locali nei medesimi rapporti. 

Art. 2. Attività di volontariato

1. Ai fini della presente legge per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. 2. L’attività del volontariato non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse. 3. La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonome e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte.

Dal sito https://www.open-cooperazione.it/web/top-10-organizzazioni.aspx?anno=2019

dove sono reperibili anche molte altre informazioni in merito a addetti coinvolti, progetti attivati, zone operative, riporto di seguito il primo elenco che riporta i bilanci delle entrate per le prime 10 organizzazioni di volontariati italiane, aggiornato al 2019. 

1Save the Children Italia ONLUS
€ 113.196.928,00
2Fondazione AVSI
€ 80.475.535,82
3INTERSOS - Organizzazione Umanitaria Onlus
€ 75.986.485,00
4unicef - Comitato Italiano per l'UNICEF onlus
€ 65.722.647,00
5Medici Senza Frontiere Onlus
€ 63.446.356,26
6EMERGENCY ONG ONLUS
€ 53.877.340,00
7COOPI Cooperazione Internazionale
€ 49.203.465,00
8CISP
€ 45.278.431,94
9ActionAid International Italia Onlus
€ 43.457.831,00
10MEDICI CON L'AFRICA CUAMM
€ 43.016.371,00

Di seguito il link per leggere un articolo che fa riferimento a un romanzo di Luca Rastello del 2014, intitolato I buoni, che ha fatto molto discutere. 


DOMANDE
1) Cosa s'intende con volontariato e a quali esigenze/mancanze sopperisce? 
2) Com'è organizzato il volontariato nella contemporaneità?
3) Volontariato e capitalismo: qual è o quali sono i nessi riconoscibili  fra l'uno e l'altro?
4) Campiona almeno due tipologie di volontariato che differiscano notevolmente l'una dall'altra. 
5) Riporta a una dimensione personale, soggettiva, il volontariato, pensando a quali sarebbero motivazioni che ti potrebbero indurre a impegnarti in un'attività di volontariato.
6) Concepisci, a prescindere dalle tue opinioni personali, delle critiche al volontariato e prova a replicare a ciascuna di esse. 

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