TRACCE DEL TEMA DEL 30 NOVEMBRE

 TIP. A Analisi di un testo  poetico

Emilio Praga, Preludio

Noi siamo i figli dei padri ammalati:

aquile al tempo di mutar le piume,

svolazziam muti, attoniti, affamati,

sull'agonia di un nume.

 

Nebbia remota è lo splendor dell'arca,

e già all'idolo d'or torna l'umano,

e dal vertice sacro il patriarca

s'attende invano;

 

s'attende invano dalla musa bianca

che abitò venti secoli il Calvario,

e invan l'esausta vergine s'abbranca

ai lembi del Sudario...

 

Casto poeta che l'Italia adora,

vegliardo in sante visioni assorto,

tu puoi morir!... Degli antecristi è l'ora!

Cristo è rimorto!

 

O nemico lettor, canto la Noia,

l'eredità del dubbio e dell'ignoto,

il tuo re, il tuo pontefice, il tuo boia,

 il tuo cielo, e il tuo loto!

 

Canto litane di martire e d'empio;

canto gli amori dei sette peccati

che mi stanno nel cor, come in un tempio,

inginocchiati.

 

Canto le ebbrezze dei bagni d'azzurro,

e l'Ideale che annega nel fango...

Non irrider, fratello, al mio sussurro,

se qualche volta piango:

 

giacché più del mio pallido demone,

odio il minio e la maschera al pensiero,

giacché canto una misera canzone,

ma canto il vero!

 

La poesia  Preludio, del 1864, fa parte della raccolta Penombre. Rappresenta una sorta di manifesto della Scapigliatura, in cui Praga descrive la condizione spirituale di un’intera generazione, che si assegna  il ruolo di coscienza critica dell’epoca. L’autore abbandona il realismo della sua precedente poetica, fatta di ritratti bozzettistici di paesaggi, per rappresentare un’ inquieta e torbida interiorità.

 

Comprensione e analisi

1.      Percorri, in una sorta di sintesi di immagini e concetti, il componimento da inizio a fine

2.      Individua, soffermandoti anche su singoli termini, una rete di antitesi che il poeta crea nella lirica e ricavane spunti per commentarla.

Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle domande proposte in un ordine stabilito da te.

Interpretazione

La lirica di Emilio Praga  si colloca in un periodo di cambiamento del gusto estetico e della sensibilità. Delineane le caratteristiche, ampliando poi  il discorso in modo da inserire riferimenti  alla bohème  e a Baudelaire.

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 TIP. B Analisi e produzione di un testo argomentativo

Comprensione e analisi

 

Mentre mi faccio banditore di un vangelo di libertà per il fanciullo, sono consapevole che il fondamento di questo vangelo è tutto soggettivo. Il mio interesse per la libertà cominciò come protesta contro l’autorità che subii nell’infanzia. O meglio, cominciò come superprotesta, la quale, però, si è in seguito attenuata. Oggigiorno è possibile che io valuti la libertà per quello che vale in sé e non più come protesta contro l’autorità. E tuttavia in questioni di psicologia non si può mai essere sicuri. Mi è avvenuto una volta di irritarmi contro una donna che voleva persuadere il figlio a fare il bagno. Ma questa è una faccenda personale. Mi sono accorto che tutto ciò che ho fatto per forza di persuasione è risultato per me sempre poco soddisfacente. La comunità ha il diritto di correggere il ragazzo antisociale perché egli interferisce sui diritti degli altri, ma essa non ha alcun diritto, per esempio, di costringerlo ad imparare il latino, perché imparare il latino è questione del tutto personale. Richiamo l’attenzione sull’importanza nella vita dell’interesse personale. Per quanto si possano trovare spiegazioni razionali in contrario, noi siamo prima di tutto e soprattutto egoisti, e se l’interesse personale non viene soddisfatto, ogni lavoro e dovere risulta un fallimento. Dobbiamo consentire al fanciullo di essere egoista nelle cose individuali se non proprio in quelle sociali. Il che è un altro modo di dire che egli deve essere libero di seguire i propri interessi. E allorché gli interessi individuali e quelli sociali vengono in urto, si dovrebbe dare la precedenza agli interessi individuali. Concedere la libertà significa permettere al fanciullo di vivere la propria vita, e detta così la cosa sembra semplice; solo che la nostra disastrosa abitudine di insegnare ci rende incapaci di realizzare la semplicità della libertà. L’ho detto molte volte e torno a ripeterlo: nessun uomo è tanto buono da poter dire a un altro come deve vivere; nessun uomo è tanto saggio da poter guidare i passi di un altro. Non è cosa facile concedere la libertà a un fanciullo. Significa rinunciare a insegnargli la religione o la politica o la coscienza di classe. La concessione della libertà ai fanciulli potrebbe conseguire il felice risultato di abolire ogni riforma. È certo che se noi potessimo portare i fanciulli alla maturità senza complessi, avremmo allora una razza di uomini e donne che non desidererebbero nessun genere di riforma, per la semplice ragione che non avrebbero in se stessi niente da riformare. A.S. Neill, Il fanciullo difficile, La Nuova Italia, Firenze, 1951

 

Alexander Sutherland Neill nacque a Forfar, in Scozia, nel 1883 da una famiglia di maestri elementari. Nel suo ricordo, così come emerge nell’Autobiografia (1972), la sua infanzia fu costellata di divieti, paure e costrizioni. Nel 1921, in occasione di un viaggio in Germania, incontrò alcuni amici coi quali fondò una scuola internazionale a Hellerau, un sobborgo vicino a Dresda. Tre anni più tardi, però, la rivoluzione nella Sassonia lo costrinse a trasferirsi in Austria e, quindi, nel 1924 a tornare in Inghilterra. Coi suoi ragazzi “difficili” si stabilì a Lyme Regis, in una casa posta sulla collina di Summerhill e, infine, tre anni dopo, a Leiston, nel Suffolk, a pochi chilometri da Londra, dove continuò la sua attività educativa fino alla morte (1973). Alle tendenze in uso nella scuola, che privilegiano la “mente”, occorre per Neill sostituire un’educazione attenta alle emozioni e all’equilibrio psichico del soggetto. Ogni preoccupazione legata all’insegnamento deve cadere, dato che il soggetto tende in primo luogo alla felicità, al benessere emozionale, e in questa direzione sa perfettamente autoregolarsi. Per quel che riguarda l’insegnamento, si può essere certi che chi ha capacità e attitudini imparerà comunque nella vita ciò che desidera imparare.

·         Realizza una sintesi concettuale, in un massimo di tre periodi, del passo tratto dal saggio di Neill Il fanciullo difficile..

·         Soffermati, per approfondirne il senso in base al testo, sui concetti di libertà e di interesse personale e sul modo in cui, secondo Neill, possono essere valorizzati nel fanciullo e, all’opposto, frenati dalla nostra disastrosa abitudine d’insegnare.

Produzione

Elabora un testo dedicato al tema dell’autodeterminazione collegato con lo spirito critico. Assumi come punto di partenza le convinzioni espresse dal pedagogista Neill, ma conduci poi un’argomentazione personale su questo argomento, esprimendo le tue attuali convinzioni in merito, ossia quanto hai maturato fino a questo momento della tua vita sulla questione cruciale della libertà di scelta.

 

TIP. C Riflessione critica, di carattare espositivo-argomentativo, su tematiche di attualità

Imposta una riflessione critica sull’argomento i giovani d’oggi e la politica. . Poniti l’obiettivo di promuovere una discussione sull’argomento, ossia di impostare prima correttamente la questione, attraverso quesiti precisi inerenti al tema, ai quali cerchi di fornire non una, ma più risposte anche in contrasto fra loro. Non preoccuparti di arrivare a una conclusione, ma piuttosto di delineare il quadro entro il quale collocare correttamente l’argomento. Per favorire questa impostazione, riporto di seguito alcuni dati e una famosa canzone di Giorgio Gaber del 1972

1)       Secondo l’ISTAT  il 12,8% dei giovani appartenenti alla fascia d’età dai 16 ai 25 anni partecipa attivamente alla politicasoprattutto andando a cortei o ascoltando dibattiti politici.

2)       I giovani si allontanano sempre di più dalla politica che si riduce ad interesse più legato agli adulti e agli anziani. La percentuale di chi la segue regolarmente è dell’82,7% tra chi ha più di 65 anni e scende al 64,2% tra chi ne ha meno di 35. È ciò che emerge da una indagine dell’Osservatorio Censis – Ital Communications sulle agenzie di comunicazione in Italia che si propone di promuovere un’informazione di qualità su tutte le piattaforme, on e offline. Il 47,5% degli over 65, spiega l’Osservatorio, segnala la politica nazionale come il genere che interessa di più, contro il 17% dei giovani in età compresa tra i 14 e i 29 anni. I nativi digitali sono più attratti dalle notizie sportive, segnalate al primo posto dal 31,4%, subito dopo quelle su stili di vita, viaggi, cucina indicate dal 30,7%, mentre il 26,2% mette al primo posto fatti inerenti cultura e spettacoli. Solo il 9,8% segue la politica estera. (“Repubblica”, febbraio 2023)

3)     Voglio essere libero, libero come un uomo
Vorrei essere libero come un uomo

Come un uomo appena nato
Che ha di fronte solamente la natura
Che cammina dentro un bosco
Con la gioia di inseguire un'avventura

Sempre libero e vitale
Fa l'amore come fosse un animale
Incosciente come un uomo
Compiaciuto della propria libertà

La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione

Vorrei essere libero come un uomo
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
E che trova questo spazio
Solamente nella sua democrazia

Che ha il diritto di votare
E che passa la sua vita a delegare
E nel farsi comandare
Ha trovato la sua nuova libertà

La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche avere un'opinione
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione

Vorrei essere libero come un uomo

Come l'uomo più evoluto
Che si innalza con la propria intelligenza
E che sfida la natura
Con la forza incontrastata della scienza
Con addosso l'entusiasmo
Di spaziare senza limiti nel cosmo
E convinto che la forza del pensiero
Sia la sola libertà

La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche un gesto o un'invenzione
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione

La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione

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