CORREZIONE DELLA VERSIONE DEL 7 APRILE


L’assedio della fortezza di Masada
Quia locus natura muniebatur, plurimi Iudaei Masadae se congregaverunt, at princeps
POICHE’ IL LUOGO DALLA NATURA ERA PROTETTO, MOLTISSIMI GIUDEI A MASADA SI RIUNIRONO, MA IL PRINCIPE
 Titus oppidi expugnationis negotium Silvae duci mandavit. Titus
TITO DELLA CITTA’ DELL’ESPUGNAZIONE IL COMPITO A SILVA GENERALE AFFIDO’. TITO
Alexandriam contendit et inde ad imperii caput navigio vectus est. Silva
ALESSANDRIA RAGGIUNSE E DA LI’ DELL’IMPERO ALLA CAPITALE CON LA NAVE FU PORTATO. SILVA
munus suscepit et Masadae murum ariete dissolvit. Tunc Iudaei oppidani interiorem
IL COMPITO REALIZZO’ E DI MASADA LE MURA CON UN ARIETE DISTRUSSE. ALLORA I GIUDEI ABITANTI DELLA CITTA’ INTERNO
murum ligneum composuerunt, qui machinamentorum missilibus non cedebat. Sed
MURO LIGNEO EDIFICARONO, IL QUALE (MURO) DELLE MACCHINE DA GUERRA AI LANCI NON CEDEVA. MA
quoniam Romani belli genus mutaverunt et ignem iecerunt, ignis facile ligno inhaesit et
POICHE’ I ROMANI DI GUERRA IL TIPO CAMBIARONO E FUOCO LANCIARONO, IL FUOCO FACILMENTE AL LEGNO ATTECCHI’ E
repente adolevit. Magnae itaque flammae flagrabant cum fragore, postea incendium,
REPENTINAMENTE PRESE FUOCO. GRANDI PERTANTO FIAMME ARDEVANO CON FRAGORE, POI L’INCENDIO,
propter ventum, a munitionis partibus repellebatur et Romanorum vineas exurebat. At
A CAUSA DEL VENTO, DALLE DELLE FORTIFICAZIONI PARTI ERA RESPINTO E DEI ROMANI LE VINEE BRUCIAVA. MA
deinde Notus flavit et incendium in castellum flexit; itaque conflagrabat totus ligneus
POI IL NOTO SOFFIO’ E L’INCENDIO VERSO LA FORTIFICAZIONE PIEGO’ ; PERTANTO ARDEVA TUTTO IL LIGNEO
murus et propugnaculum consumptum est. Nox interveniebat, ergo Romani, victoriae
MURO E LA FORTIFICAZIONE FU DISTRUTTA.  LA NOTTE SOPRAGGIUNGEVA, DUNQUE I ROMANI DELLA VITTORIA
securi, in castra reverterunt. Sed, quia hostes resistebant, obsidio multos menses
SICURI, NELL’ACCAMPAMENTO RITORNARONO. MA POICHE’ I NEMICI RESISTEVANO, L’ASSEDIO PER MOLTI MESI
permansit.
RIMASE

RIORDINO

Poiché il luogo era protetto dalla natura, moltissimi Giudei si riunirono a Masada, ma il principe Tito affidò il compito dell’espugnazione della città al generale Silva. Tito raggiunse Alessandria e da lì fu portato per nave fino alla capitale dell’impero.
Silva realizzò il compito e distrusse con un ariete le mura di Masada. Allora i Giudei abitanti della città edificarono un muro interno in legno, il quale non cedeva ai lanci delle macchine da guerra. Ma poiché i Romani cambiarono il tipo di guerra, e lanciarono fuoco, il fuoco  attecchì facilmente al legno e repentinamente s’incendiò. Pertanto grandi fiamme ardevano con fragore, poi l’incendio, a causa del vento era respinto da parti delle fortificazioni e bruciava le vinee dei Romani. Ma poi soffiò il Noto e l’incendio piegò verso la fortificazione. Pertanto ardeva tutto il muro ligneo e la fortificazione fu distrutta. Sopraggiungeva la notte, dunque i Romani sicuri della vittoriam ritornarono nell’accampamento. Ma poiché i nemici resistevano, l’assedio durò per molti mesi.

LABOR LIMAE
Poiché il luogo era protetto da difese naturali, moltissimi Giudei si erano raccolti a Masada, ma  il principe Tito affidò l'incarico dell'espugnazione della città al generale Silva. Tito raggiunse Alessandria e da lì fu portato in nave fino alla capitale del regno. Silva assunse  il suo incarico e distrusse le mura di Masada con un ariete. Allora i Giudei che vi abitavano edificarono un muro interno in legno, che non cedeva ai lanci delle macchine da guerra. Ma poiché i Romani cambiarono tipo di offensiva e lanciarono fuoco, esso  attecchì facilmente al legno e di colpo si sprigionarono fiamme. Ampie fiamme ardevano dunque con fragore, poi l'incendio, a causa del vento, veniva respinto da parti della fortificazione e bruciava le vinee dei Romani. Ma poi soffiò il vento Noto e l'incendio ripiegò  verso la roccaforte; così tutta la muraglia di legno era in fiamme e la fortificazione fu distrutta. Sopraggiungeva la notte, dunque i Romani, sicuri della vittoria, ritornarono nell'accampamento. Ma, poiché i nemici resistevano, l'assedio perdurò a lungo. 

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