MATERIALI PER LA LEZIONE DI LATINO DEL 16/09
TRADURRE – QUADRO TEORICO
Che
cosa vuol dire tradurre? La prima e consolante risposta vorrebbe essere: dire
la stessa cosa in un’altra lingua. Se non fosse che, in primo luogo, noi
abbiamo molti problemi a stabilire che cosa significhi ‘dire la stessa cosa’.
(U. Eco)
La traduzione è centrale nello studio delle lingue
classiche a livello liceale e dunque non si può prescindere da una
focalizzazione preliminare sull’operazione del tradurre.
La traduzione è, in sé, un’attività specialistica,
complessa, così rappresentabile quanto a stadi di lavoro:
·
decodificazione della lingua di partenza;
· passaggio
attraverso una fase intermedia in cui si realizzano comprensione e mediazione
del messaggio;
·
ricodificazione nella lingua di arrivo.
Ha scritto Niccolò
Tommaseo, scrittore del secondo romanticismo italiano e autore di un celebre Dizionario
della lingua italiana, che raffrontare
la traduzione all’autore tradotto, e l’una con l’altra le traduzioni varie,
sarebbe esercizio non solamente di lingua e di stile, ma di idee e raziocinii:
giacché il paragone delle parole conduce a pensare le cose, e dall’ordine dei
costrutti di necessità ascendesi all’ordine de’ concetti.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
PER LAVORARE SUI TESTI A LIVELLO SCOLASTICO
·
Di un testo occorre sempre
conoscere Autore e opera ovvero saperlo inquadrare nella storia della letteratura latina.
·
Per procedere con la traduzione contrastiva, il testo deve essere accompagnato da
due o più traduzioni letterarie.
· I passaggi della traduzione prevedono: 1) una traduzione letterale, comprensiva di analisi morfo-sintattica; 2) una focalizzazione su parole, ad esempio su quelle fondamentali per l’intendimento del pensiero o per la definizione dello stile dell’Autore (ricerche sul dizionario di latino e di italiano, indicazione di etimologie); 3) una ricodificazione del testo per arrivare a una traduzione personale, per via d’un confronto tra il testo tradotto letteralmente e le traduzioni letterarie; un commento stilistico (che riprende i confronti tra traduzioni letterarie e propria resa), con riguardo alla forma e al contenuto.
RICAPITOLAZIONE DEI PASSAGGI DA SEGUIRE UNA VOLTA CHE
SI ABBIA DI FRONTE UN TESTO D’AUTORE LATINO ACCOMPAGNATO DA DUE O PIÙ TRADUZIONI LETTERARIE
1)
Cercare (o possedere, immaginando che spesso si tratti
di autori che si stiano studiando) informazioni sull’autore, il periodo, le
opere, i contenuti specifici.
2)
Analizzare il testo morfosintanticcamente (traduzione
interlineare).
3) Realizzare il secondo livello della traduzione personale: riordino.
4) Realizzare il terzo livello della traduzione attraverso il confronto
con le traduzioni letterarie e l'utilizzo dei due dizionari (focalizzazione sulle
parole).
5) Concepire un commento stilistico inerente in particolare ai
costrutti (sintassi) e alle scelte semantiche.
ESEMPIO DA IMPOSTARE IN CLASSE E CONTINUARE A CASA
Brevi spatio
interiecto, vix ut iis rebus quas constituissent conlocandis atque
administrandis tempus daretur, hostes ex omnibus partibus signo dato decurrere,
lapides gaesaque in vallum coicere. Nostri primo integris viribus fortiter
propugnare neque ullum frustra telum ex loco superiore mittere, et quaecumque pars castrorum nudata
defensoribus premi videbatur, eo occurrere et auxilium ferre, sed hoc superari
quod diuturnitate pugnae hostes defessi proelio excedebant, alii integris
viribus succedebant; quarum rerum a nostris propter paucitatem fieri nihil
poterat, ac non modo defesso ex pugna excedendi, sed ne saucio quidem eius loci
ubi constiterat relinquendi ac sui recipiendi facultas dabatur.
A short time only having elapsed, so that time was
scarcely given for arranging and executing those things which they had
determined on, the enemy, upon the signal being given, rushed down [upon our
men] from all parts, and discharged stones and darts, upon our rampart. Our men
at first, while their strength was fresh, resisted bravely, nor did they cast
any weapon ineffectually from their higher station. As soon as any part of the
camp, being destitute of defenders, seemed to be hard pressed, thither they
ran, and brought assistance. But they were over-matched in this, that the enemy
when wearied by the long continuance of the battle, went out of the action, and
others with fresh strength came in their place; none of which things could be
done by our men, owing to the smallness of their number; and not only was
permission not given to the wearied [Roman] to retire from the fight, but not
even to the wounded [was liberty granted] to quit the post where he had been
stationed, and recover.
TRAD. DI ANTONIO
LA PENNA
Intercorso breve
tempo, sicché ci fu appena lo spazio di preparare ed eseguire i provvedimenti
deliberati, i nemici da ogni parte dato il segnale si misero a scendere, a
scagliare contro la palizzata pietre e giavellotti. I nostri dapprima, essendo
pieni di forze, con coraggio rintuzzavano gli attacchi e, trovandosi in
posizione superiore non scagliavano a vuoto alcun dardo; ogni qual volta
vedevano che una parte del campo, priva di difensori, era in pericolo, là
facevano fronte di corsa e recavano aiuto; ma in questo erano vinti, che,
mentre i nemici stanchi del combattimento continuo si ritiravano dalla
battaglia, altri freschi di forze subentravano, nessuna di queste cose i nostri
potevano fare per l'esiguità del numero, e non solo non era possibile al
soldato stanco di uscire dal combattimento, ma nemmeno al ferito di abbandonare
il posto, che aveva occupato, e di ritirarsi.
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