CORREZIONE DELLA VERSIONE IN TRE PASSAGGI

PRIMO PASSAGGIO: INTERLINEARE
Un furto subito da Ercole


Hercules Geryoni giganti boves pulchras subripuit, ab Oceano mari per Alpes in Italiam pervenit 
ERCOLE A GERIONE IL GIGANTE VACCHE BELLE SOTTRASSE, DALL'OCEANO MARE ATTRAVERSO LE ALPI IN ITALIA GIUNSE
et in Latio  a rege Evandro benigne acceptus est. Apud flumen Tiberim constitit, ubi armenta
E IN LAZIO DAL RE EVANDRO BENIGNAMENTE FU RICEVUTO. PRESSO IL FIUME TEVERE SI STABLI' DOVE GLI ARMENTI
pabulo refecit, quia fluminis ripae virides herbas praebebant. Locus incolebatur ab immani 
CON CIBO RIFOCILLO', PERCHE' DEL FIUME LE RIVE VERDI ERBE OFFRIVANO. IL LUOGO ERA ABITATO DALL'ENORME
pastore Caco. Cacus magnum corpus habebat, rapinis vivebat et incolas terrebat. Gigas noctu 
PASTORE CACO. CACO UN GRANDE CORPO AVEVA, CON FURTI VIVEVA E GLI ABITANTI TERRORIZZAVA. IL GIGANTE DI NOTTE
[avverbio] clam penetravit in speluncam ubi Hercules, itinere ac operibus fessus, dormiebat et 
DI NASCOSTO PENETRO' NELLA CAVERNA DOVE ERCOLE, PER IL VIAGGIO E PER LE FATICHE STANCO, DORMIVA E 
boum furtum fecit. Prima luce Hercules somno excitatus est et oculis animalia sua perlustravit, at 
DELLE GIOVENCHE IL FURTO COMPI'. ALLA PRIMA LUCE ERCOLE DAL SONNO FU RISVEGLIATO E CON GLI OCCHI I SUOI ANIMALI CERCO', MA 
suas boves non vidit et repente furtum detexit. Sed, quod boves tum mugiverant [piucchpf.], 
LE SUE GIOVENCHE NON VIDE E SUBITO IL FURTO SCOPRI'. MA, POICHE' LE MUCCHE ALLORA AVEVANO MUGGITO
Caci scelus ostentum est. Iratus Hercules sine mora Cacum deprehendit et post exiguam
DI CACO IL MISFATTO FU SCOPERTO. IRATO ERCOLE SENZA INDUGIO CACO PRESE E DOPO UNA BREVE 
luctationem summa vi necavit. Itaque magnum honorem obtinuit et cum suis bobus iter renovavit.
LOTTA CON ESTREMA VIOLENZA UCCISE. E COSI' UN GRANDE ONORE OTTENNE E CON LE SUE GIOVENCHE IL VIAGGIO RIPRESE.

SECONDO PASSAGGIO: RIORDINO




ERCOLE A GERIONE IL GIGANTE VACCHE BELLE SOTTRASSE, DALL'OCEANO MARE ATTRAVERSO LE ALPI IN ITALIA GIUNSE
Ercole sottrasse al gigante Gerione delle belle vacche, dal mare Oceano, attraverso le Alpi, giunse in Italia
E IN LAZIO DAL RE EVANDRO BENIGNAMENTE FU RICEVUTO. PRESSO IL FIUME TEVERE SI STABLI' DOVE GLI ARMENTI
e in Lazio fu benignamente ricevuto dal re Evandro. Si stabilì presso il fiume Tevere, dove rifocillò gli armenti
CON CIBO RIFOCILLO', PERCHE' DEL FIUME LE RIVE VERDI ERBE OFFRIVANO. IL LUOGO ERA COLTIVATO DALL'ENORME
con del cibo, perché le rive del fiume offrivano verdi erbe. Il luogo era abitato dall'enorme
PASTORE CACO. CACO UN GRANDE CORPO AVEVA, CON FURTI VIVEVA E GLI ABITANTI TERRORIZZAVA. IL GIGANTE DI NOTTE
pastore Caco. Caco aveva un grande corpo, viveva di furti e terrorizzava gli abitanti. Il gigante di notte
DI NASCOSTO PENETRO' NELLA CAVERNA DOVE ERCOLE, PER IL VIAGGIO E PER LE FATICHE STANCO, DORMIVA E 
penetrò di nascosto nella caverna dove Ercole, stanco per il viaggio e per le fatiche, dormiva e
DELLE GIOVENCHE IL FURTO COMPI'. ALLA PRIMA LUCE ERCOLE DAL SONNO FU RISVEGLIATO E CON GLI OCCHI I SUOI ANIMALI CERCO', MA 
compì il furto delle giovenche. Alla prima luce Ercole fu risvegliato dal sonno e cercò con gli occhi i suoi animali, ma  
LE SUE GIOVENCHE NON VIDE E SUBITO IL FURTO SCOPRI'. MA, POICHE' LE MUCCHE ALLORA AVEVANO MUGGITO
non vide le sue giovenche e subito scoprì il furto. Ma, poiché le mucche allora avevano muggito
DI CACO IL MISFATTO FU SCOPERTO. IRATO ERCOLE SENZA INDUGIO CACO PRESE E DOPO UNA BREVE 
fu scoperto il misfatto di Caco. Ercole, irato, senza indugio prese Caco e dopo una breve
LOTTA CON ESTREMA VIOLENZA UCCISE. E COSI' UN GRANDE ONORE OTTENNE E CON LE SUE GIOVENCHE IL VIAGGIO RIPRESE.
lotta, uccise Caco con estrema violenza. E così ottenne un grande onore e riprese il viaggio con le sue giovenche. 
TERZO PASSAGGIO: LABOR LIMAE

Ercole sottrasse al gigante Gerione delle belle vacche, dal mare Oceano, attraverso le Alpi, giunse in Italia e in Lazio fu benignamente ricevuto dal re Evandro. Si stabilì presso il fiume Tevere, dove rifocillò gli armenti con del cibo, perché le rive del fiume offrivano verdi erbe. Il luogo era abitato dall'enorme pastore Caco. Caco aveva un grande corpo, viveva di furti e terrorizzava gli abitanti. Il gigante di notte penetrò di nascosto nella caverna dove Ercole, stanco per il viaggio e per le fatiche, dormiva e
compì il furto delle giovenche. Alla prima luce Ercole fu risvegliato dal sonno e cercò con gli occhi i suoi animali, ma  non vide le sue giovenche e subito scoprì il furto. Ma, poiché le mucche allora avevano muggito fu scoperto il misfatto di Caco. Ercole, irato, senza indugio prese Caco e dopo una breve lotta, uccise Caco con estrema violenza. E così ottenne un grande onore e riprese il viaggio con le sue giovenche. 

Ercole sottrasse delle belle vacche al gigante Gerione; poi, dall'Oceano, attraverso le Alpi, giunse in Italia e fu benevolmente accolto in Lazio dal re Evandro. Si fermò nei pressi del Tevere, dove fece rifocillare gli armenti, perché le rive del fiume erano ricoperte di erbe appetitose. Nel luogo dimorava l'enorme pastore Caco. Egli aveva un corpo mastodontico, viveva di furti e seminava il terrore fra gli abitanti. Di notte il gigante penetrò di nascosto nella caverna dove Ercole dormiva, stanco per il viaggio e le fatiche, e  portò via le giovenche. All'alba Ercole si svegliò e cercò con lo sguardo i suoi animali, ma non li vide e si rese conto immediatamente di essere stato derubato. Ma, poiché proprio in quel momento le mucche si erano messe a muggire, il misfatto di Caco venne alla luce. Ercole, in preda alla furia, catturò senza indugio Caco e, dopo una breve lotta, lo uccise con estrema violenza. Così ottenne grande rispetto e riprese il viaggio con le sue giovenche. 

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