LEZIONE DEL 4 NOVEMBRE - lavoro di SINTESI SEZIONI EDIPO (a gruppi)

 LAVORO DI GRUPPO SULLA SECONDA E TERZA SEZIONE: EFFETTUARE SINTESI COME DA MODELLO PROPOSTO PER LA PRIMA SEZIONE. RIPRODUCO ANCHE  LA SUDDIVISIONE IN GRUPPI.

GRUPPO 1 

Francesco,  Filippo C., Lorenzo, Martina, Sergiu

GRUPPO 2 

 Sara, Carlotta, Tommaso, Federico, 

GRUPPO 3

Eleonora, Giuseppe, Andrea S,.Luisa,

GRUPPO 4 

Jacopo, Virginia, Matteo,  Alberto,

GRUPPO 5

 Lisa,   Ettore,   Andrea T., Filippo M

I  SEZIONE

La tragedia che noi leggiamo vede sulla scena, all’inizio, un re Edipo molto sicuro di sé e del suo potere, ma preoccupato per il proprio popolo: sulla città si è infatti abbattuta una pestilenza, che miete vittime, ed è certo si tratti di una manifestazione d’ira da parte di Apollo, che colpisce indiscriminatamente tutti per la colpa di qualcuno che contamina la collettività. Edipo, da re consapevole delle proprie prerogative, si ripromette di salvare la città, facendo tutto quello che può per trovare il responsabile dell’ira di Apollo, il responsabile della contaminazione.

Il coro, composto da anziani Tebani, nella parodo intonata mentre entra dai corridoi laterali, si rivolge ad Apollo come dispensatore di mali (sacro terrore) e di beni (guaritore), invoca Atena e Artemide, sorella di Apollo, poi descrive lo stato di malattia del popolo. Poi invoca Ares, Zeus e infine nuovamente Apollo, e anche Bacco, perché la terra sia liberata dal pessimo dio, Ares. Edipo è davvero sicuro di riuscire a liberare la sua città dalla pestilenza. Sicuro di vendicare Laio, l’uomo che avrebbe potuto avere figli che sarebbero stati fratelli dei suoi, di Edipo, se fosse riuscito a generarne (ignaro!). Un corifeo, dopo aver evocato le voci che corrono sul modo in cui sarebbe morto Laio (un unico testimone scampato ha detto che sarebbe stato ucciso da più persone), invoca la venuta di Tiresia, veggente in grado di conoscere la verità per via di questa qualità, e ne precede di poco l’arrivo. Dapprima Edipo lo saluta con rispetto, poi, già alle sue prime parole, inizia ad alterarsi. 1) Lo denigra (infame tra gli infami), lo accusa (sei stato tu a uccidere Laio); 3)  lo provoca. Tiresia quasi subito fa la rivelazione: sei tu l’essere immondo che ha contaminato questa terra. Edipo, nel replicare, dà prova manifesta di hybris (la forza della mia intelligenza). Tiresia dice tutto, ma per Edipo è ancora niente. Per lui la ricerca è appena iniziata. Tiresia esce, e il coro canta di nuovo la sua pena. 


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