ESERCIZIO ORALE TACITO (con astrazioni)
1) Non potrei negare che la mia carriera politica sia iniziata con Vespasiano, si sia svolta con Tito e abbia progredito ancora con Domiziano, ma coloro che si professano di incorrotta onestà devono narrare di ciascuno senza amore né odio (neque amore et sine odio). (dal Proemio delle Historiae di Tacito) LORENZO TOMMASO ANDREA S.
Si tratta di una rivendicazione di autonomia di pensiero unita a consapevolezza etica, di un'etica che si intuisce coincidere con la concezione antica, di matrice stoica e di espressione repubblicana, secondo cui l'honestum è il bene morale in relazione al quale si stabiliscono i comportamenti. In questo caso è uno storico antico, Tacito, a fornire questa dichiarazione d'intenti, fondamentale per allontanare il sospetto che la ricostruzione degli eventi da lui operata possa essere inficiata da sentimenti personali. Si comprende insomma che chi si assume il compito di raccontare la storia ha l'ambizione
Astrazione: Il tema
centrale riguarda la storiografia e la concezione antica di essa. Uno storico,
nel caso in cui voglia essere completamente incorrotto e onesto, deve narrare
gli eventi in modo obiettivo, evitando di lasciar trasparire eventuali opinioni
o affetti riguardo a certe vicende o personaggi. Bisogna riuscire ad essere
contemporaneamente autonomi e onesti, ed evidentemente per essere onesti
bisogna evitare di lasciarsi prendere da eventuali sentimenti che si provano.
Collegamenti:
Latino, Tacito: Tacito pone il narratore, nel suo caso lo storico, in una
posizione di moralità che consente di trattare gli argomenti senza quel tipo di
coinvolgimento emotivo che va a deperimento della moralità.
Italiano, Verga: tecnica della regressione, in particolare in Rosso
Malpelo.
Inglese, Oliver Twist: parallelismo con Rosso Malpelo.
Filosofia, Gadamer: si può pensare al comportamento di Tacito che,
nonostante i diversi governi autoritari che si avvicendano nel corso della sua
vita, mentre altri autori hanno fatto scelte differenti. Gadamer si allinea
superficialmente al nazismo e non lo critica mai apertamente solo per poter
continuare a lavorare. Altrimenti si può pensare a come l’influenza della
storia ha modificato l’opinione riguardante alcuni personaggi o eventi, come
successo ad esempio a Nietzsche, i cui ragionamenti sono stati travisati dal
nazismo.
Storia, Nazismo: metodi di controllo del fascismo collegandosi al discorso
di Gadamer.
Arte, Impressionismo (incerto): rappresentazione di ciò che gli artisti
vedono, della realtà senza filtri.
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2) Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant (dall'Agricola, discorso del capo dei Caledoni Calgaco) ANDREA T. MATTEO MARTINA
Sintesi dell'imperialismo di ogni epoca, ma anche del linguaggio doppio e infido della politica.
3) Tacito, Annali, XV, 44, Ma non valse opera umana, non generosità di principe, non cerimonia divina a fugare la trista voce che l’incendio fosse stato comandato. Per troncare ogni mormorazione, Nerone trovò i colpevoli e con pene raffinatissime uccise quei tali scellerati che il volgo chiamava odiosamente cristiani. Essi derivavano il nome da Cristo, mandato al supplizio regnando Tiberio ad opera del procuratore Ponzio Pilato- La superstizione funesta, momentaneamente repressa, irrompeva di nuovo non soltanto nella Giudea, luogo d’origine di quella sventura, ma anche in Roma, dove confluiscono da ogni parte tutte le cose atroci o turpi e si celebrano. Per primi furono presi quelli che confessavano; poi, su loro denunzia, una moltitudine immensa di colpevoli, non tanto dell’incendio, quanto di odio contro l’umanità […]. (Traduzione da: PUBLIO CORNELIO Tacito, Tutte le opere, a cura di Enzio Cetrangolo, Firenze, sansoni 1979) CARLOTTA FEDERICO FILIPPO
Ricerca di capri espiatori/incompernsione o travisamento dell'altro
4) Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti. (A. Gramsci, 11 febbraio 1917, "La città futura") GIUSEPPE LISA ELEONORA ETTORE VIRGINIA
Alle radici, umane, civili, della solidarietà che impone a tutti di partecipare (eventuale nesso con la libertà)
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