TECNICA DI TRADUZIONE - LABOR LIMAE - CON SOMMARIO DELLA LEZIONE

https://drive.google.com/file/d/11BAKLZSdXkvY8cfE-ZoFQezTcaBT3ioE/view?usp=sharing

 SULLA TECNICA DI TRADUZIONE:

IL LABOR LIMAE

TESTO UTILIZZATO:

la parte iniziale di un ritratto di uomo politico greco, Agesilao, di cui è autore Cornelio Nepote, vissuto nel I secolo a. C. e autore, tra l’altro, del De viris illustribus¸una raccolta di biografie di personaggi illustri.

TECNICA DI BASE

SOGGETTO-VERBO; VERBO PASSIVO –COMPLEMENTO D’AGENTE- CUM/TUM SONO IN CORRELAZIONE E NON HANNO IL LORO SOLITO SIGNIFICATO. DEVO ANALIZZARE IL PERIODO SECONDO LE REGOLE DI BASE (PRIMO COLLEGAMENTO CHE MI INTERESSA: VERBO/SOGGETTO/COMPLEMENTI LEGATI AL VERBO; PROCEDO CON INTERLINEARE E PROVO A INSERIRE ANCHE DIVERSE IPOTESI: CHE CUM SIGNIFICHI QUANDO E TUM ALLORA, SE NON FUNZIONA, POI CERCO SUL DIZIONARIO E TROVO LA CORRELAZIONE SIA-SIA

Agesilaus Lacedaemonius cum a ceteris scriptoribus tum eximie a Xenophonte Socratico collaudatus est.  

Agesilao lo Spartano sia da tutti gli scrittori sia particolarmente da Senofonte Socratico fu lodato.

Hic primum de regno cum Leotychide, fratris filio, habuit contentionem.

Costui dapprima sul regno con Leotichida, del fratello figlio, ebbe una contesa.

Mos erat enim a maioribus Lacedaemoniis traditus, ut duos haberent [cong. Impf.] semper reges

Costume era infatti dagli antenati spartani tramandato, che due avessero sempre re,

nomine magis quam imperio, ex duabus familiis Procli et Eurysthenis, qui principes ex progenie Herculis

di nome più che di potere, dalle due famiglie di Procle e di Euristene, che per primi dalla stirpe di Ercole

 Spartae reges fuerunt. 

a Sparta re furono.

RIORDINO

Quando si riordina non si interviene sul lessico, ma solo sull’ordine delle parole. In questo caso il risultato del riordino è il seguente:

 Lo Spartano Agesilao fu lodato sia da tutti gli scrittori sia particolarmente da Senofonte Socratico. Costui dapprima ebbe una contesa  sul regno con Leotichida, figlio del fratello.  Era infatti costume tramandato  dagli antenati spartani, che avessero sempre due re, di nome più che di potere, dalle due famiglie di Procle e di Euristene, che primi dalla stirpe di Ercole furono re a Sparta.

Con il LABOR LIMAE si passa alla parte più complessa della traduzione, a quella in cui occorre riuscire a dire quasi la stessa cosa, come scrive Umberto Eco a proposito dell’arte di tradurre. Si tratta compiere un tentativo di avvicinarsi il più possibile a quello che l’autore intendeva, anche se il passaggio da una lingua a un’altra rischia di causare la perdita di sfumature espressive, quando non addirittura di tradire il  significato originario. Questo si rileva soprattutto con testi più complessi di quelli di cui ci stiamo occupando noi, ma il discorso vale nel suo insieme. Nel labor limae, però, si lavora anche, come suggerisce la denominazione, sulla propria lingua per renderla il più possibile piacevole, bella. Lavoro di lima, significa, ossia levigatura del testo, di una superficie che si cerca di rendere piana e lucida. Questo il senso profondo della metafora che stiamo da tempo utilizzando.

Cambiamenti nel labor limae per mirare a CHIAREZZA e BELLEZZA

Nel primo periodo la ripetizione del sia ... sia  è molto pesante. Lavoro quindi per eliminarla. Il punto è trasmettere l’idea che tutti abbiano tessuto le lodi di Agesilao, ma fra tutti quello che l’ha più lodato è stato Senofonte Socratico. Rifletto anche su Senofonte Socratico e faccio una breve ricerca per capire come mai sia definito così. Scopro quindi (anche semplicemente su wikipedia) che Senofonte, storico del V-IV  secolo a. C., nato ad Atene e discepolo del filosofo Socrate di cui scrisse una celebre Apologia, a un certo punto della sua vita seguì il re di Sparta Agesilao in una spedizione contro la sua stessa città. Mi conferma la fonte prescelta, che Senofonte scrisse in effetti un encomio dedicato a Agesilao, che è proprio quello a cui si riferisce Cornelio Nepote nel suo ritratto del sovrano spartano. Arrivo quindi a tradurre così, facendo tesoro di tutte le informazioni raccolte:

Tutti gli scrittori, particolarmente Senofonte che scrisse l’Apologia di Socrate, tesserono le lodi dello Spartano Agesilao.

Per arrivare a questa libera traduzione, ho cambiato la struttura della frase da passiva ad attiva, ho inserito una relativa ampia per spiegare l’aggettivo socratico, e ho cercato un sinonimo che mi convincesse per il verbo lodare.  

Il secondo periodo è  cronachistico. Presenta un primo evento della vita di Agesilao,  nominato come hic, tradotto con costui. Il figlio del fratello è un nipote, e quindi preferisco usare direttamente questo termine, sicché il periodo può risultare così:
 Egli contese inizialmente il regno al nipote Leotichida

Preferisco poi collegare questo periodo con due punti al seguente, cambiando quindi la punteggiatura. Procedo con altri cambiamenti, che rendono il testo più agile, meno verboso: 


 Secondo un antico costume spartano, i re erano due, di nome più che di fatto,  entrambi della stirpe di Ercole, discendenti di Procleo e di Euristene.

Ho quindi inserito anche un cambiamento significativo nell’espressione nomine magis quam imperio ricorrendo alla ben nota espressione idiomatica italiana che corrisponde proprio al significato espresso in latino da nome e potere effettivo

Tutti gli scrittori, particolarmente Senofonte che scrisse l’Apologia di Socrate, tesserono le lodi dello Spartano Agesilao. Egli inizialmente contese  il regno al nipote Leotichida: infatti, secondo un antico costume spartano, i re erano due, di nome più che di fatto, entrambi della stirpe di Ercole e  discendenti di Procle e di Euristene.

Ecco cosa  comporta il labor limae: un’attenzione al testo che permette di ottenere informazioni sui personaggi, operare sintesi efficaci, intervenire sulla punteggiatura, insomma provare a dire quasi la stessa cosa.

 

 

 

 

 


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