TECNICA DI TRADUZIONE - LABOR LIMAE - CON SOMMARIO DELLA LEZIONE
SULLA TECNICA
DI TRADUZIONE:
IL LABOR LIMAE
TESTO UTILIZZATO:
la parte iniziale di un ritratto di uomo politico greco, Agesilao, di cui è autore Cornelio Nepote, vissuto nel I secolo a. C. e autore, tra l’altro, del De viris illustribus¸una raccolta di biografie di personaggi illustri.
TECNICA DI BASE
SOGGETTO-VERBO;
VERBO PASSIVO –COMPLEMENTO D’AGENTE- CUM/TUM SONO IN CORRELAZIONE E NON HANNO
IL LORO SOLITO SIGNIFICATO. DEVO ANALIZZARE IL PERIODO SECONDO LE REGOLE DI
BASE (PRIMO COLLEGAMENTO CHE MI INTERESSA: VERBO/SOGGETTO/COMPLEMENTI LEGATI AL
VERBO; PROCEDO CON INTERLINEARE E PROVO A INSERIRE ANCHE DIVERSE IPOTESI: CHE
CUM SIGNIFICHI QUANDO E TUM ALLORA, SE NON FUNZIONA, POI CERCO SUL DIZIONARIO E
TROVO LA CORRELAZIONE SIA-SIA
Agesilaus Lacedaemonius cum a ceteris scriptoribus tum eximie a Xenophonte Socratico collaudatus
est.
Agesilao
lo Spartano sia da tutti gli scrittori sia particolarmente da Senofonte
Socratico fu lodato.
Hic primum de regno cum
Leotychide, fratris filio, habuit contentionem.
Costui
dapprima sul regno con Leotichida, del fratello figlio, ebbe una contesa.
Mos erat enim a
maioribus Lacedaemoniis traditus, ut duos haberent [cong. Impf.] semper reges
Costume
era infatti dagli antenati spartani tramandato, che due avessero sempre re,
nomine magis quam imperio, ex duabus familiis Procli et Eurysthenis, qui
principes ex progenie Herculis
di
nome più che di potere, dalle due famiglie di Procle e di Euristene, che per
primi dalla stirpe di Ercole
Spartae reges fuerunt.
a Sparta re
furono.
RIORDINO
Quando si
riordina non si interviene sul lessico, ma solo sull’ordine delle parole. In
questo caso il risultato del riordino è il seguente:
Con il LABOR
LIMAE si passa alla parte più complessa della traduzione, a quella in cui
occorre riuscire a dire quasi la stessa
cosa, come scrive Umberto Eco a proposito dell’arte di tradurre. Si tratta
compiere un tentativo di avvicinarsi il più possibile a quello che l’autore
intendeva, anche se il passaggio da una lingua a un’altra rischia di causare la
perdita di sfumature espressive, quando non addirittura di tradire il significato originario. Questo si rileva
soprattutto con testi più complessi di quelli di cui ci stiamo occupando noi,
ma il discorso vale nel suo insieme. Nel labor limae, però, si lavora anche,
come suggerisce la denominazione, sulla propria lingua per renderla il più
possibile piacevole, bella. Lavoro di lima, significa, ossia levigatura del
testo, di una superficie che si cerca di rendere piana e lucida. Questo il
senso profondo della metafora che stiamo da tempo utilizzando.
Cambiamenti nel labor limae per mirare a CHIAREZZA e BELLEZZA
Nel primo
periodo la ripetizione del sia ... sia è molto pesante. Lavoro quindi per eliminarla.
Il punto è trasmettere l’idea che tutti abbiano tessuto le lodi di Agesilao, ma
fra tutti quello che l’ha più lodato è stato Senofonte Socratico. Rifletto
anche su Senofonte Socratico e faccio
una breve ricerca per capire come mai sia definito così. Scopro quindi (anche
semplicemente su wikipedia) che Senofonte, storico del V-IV secolo a. C., nato ad Atene e discepolo del
filosofo Socrate di cui scrisse una celebre Apologia,
a un certo punto della sua vita seguì il re di Sparta Agesilao in una
spedizione contro la sua stessa città. Mi conferma la fonte prescelta, che
Senofonte scrisse in effetti un encomio dedicato a Agesilao, che è proprio
quello a cui si riferisce Cornelio Nepote nel suo ritratto del sovrano spartano.
Arrivo quindi a tradurre così, facendo tesoro di tutte le informazioni
raccolte:
Tutti gli
scrittori, particolarmente Senofonte che scrisse l’Apologia di Socrate, tesserono le lodi dello Spartano Agesilao.
Per arrivare a questa
libera traduzione, ho cambiato la struttura della frase da passiva ad attiva,
ho inserito una relativa ampia per spiegare l’aggettivo socratico, e ho cercato un sinonimo che mi convincesse per il verbo
lodare.
Il secondo periodo
è cronachistico. Presenta un primo evento
della vita di Agesilao, nominato come hic, tradotto con costui. Il figlio del fratello è un nipote, e quindi preferisco
usare direttamente questo termine, sicché il periodo può risultare così:
Egli contese
inizialmente il regno al nipote Leotichida
Preferisco poi collegare questo periodo con due punti al seguente, cambiando quindi la punteggiatura. Procedo con altri cambiamenti, che rendono il testo più agile, meno verboso:
Secondo un
antico costume spartano, i re erano due, di nome più che di fatto, entrambi della stirpe di Ercole, discendenti
di Procleo e di Euristene.
Ho quindi
inserito anche un cambiamento significativo nell’espressione nomine magis quam imperio ricorrendo
alla ben nota espressione idiomatica italiana che corrisponde proprio al
significato espresso in latino da nome
e potere effettivo
Tutti gli
scrittori, particolarmente Senofonte che scrisse l’Apologia di Socrate, tesserono le lodi dello Spartano Agesilao. Egli
inizialmente contese il regno al nipote
Leotichida: infatti, secondo un antico
costume spartano, i re erano due, di nome più che di fatto, entrambi della
stirpe di Ercole e discendenti di Procle
e di Euristene.
Ecco
cosa comporta il labor limae: un’attenzione al testo che permette di ottenere
informazioni sui personaggi, operare sintesi efficaci, intervenire sulla
punteggiatura, insomma provare a dire
quasi la stessa cosa.
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