TRADUZIONE IN TRE PASSAGGI - CORREZIONE
UN CANE FEDELE E UN UOMO IMPULSIVO
Vir solus ruri vivebat et ei [dativo del pronome is] erat fidelis canis. Canis
Un uomo da solo in campagna viveva e a lui era un fedele [egli aveva un fedele] cane. Del cane
vigilantiae parvam filiam suam committebat, si a tecto paulum discedebat.
alla vigilanza la piccola figlia sua affidava, se dal tetto [casa, sineddoche] un poco si allontanava.
Vespere autem, dum domum remeat, portam aperuit, sanguinem in canis ore
Una sera ma, mentre a casa rientrava, la porta aprì, del sangue nella del cane bocca
animadvertit neque suam filiam vidit. His [ablativo dell’aggettivo dimostrativo hic]
scorse e non sua figlia vide. Da queste
rebus in errorem inductus est: statim telum dextra cepit canemque interfecit.
cose in errore indotto fu: subito un'arma con la destra prese e il cane uccise.
Tum tantum filiam invenit: dormiebat haud procul ab ingenti angue et miser
Allora solamente la figlia trovò: dormiva non lontano da un grosso serpente e il povero
canis cum eo [ablativo di is]pugnaverat. Vir magno cum dolore suum errorem
cane con lui aveva combattuto. L'uomo con grande dolore il proprio errore
animadvertit canemque fidelem, flens, sepelivit.
comprese e il cane fedele, piangendo, seppellì.
RIORDINO
Un uomo viveva da solo in campagna e aveva un fedele cane. Affidava alla vigilanza del cane la piccola figlia, se si allontanava un poco da casa. Ma una sera
mentre rientrava a casa, aprì la porta, scorse del sangue nella bocca del cane e non vide sua figlia. Fu indotto in errore da queste cose: subito prese un'arma con la destra e uccise il cane. Soltanto allora trovò la figlia: dormiva non lontano da un grosso serpente e il povero cane aveva combattuto con lui. L'uomo con grande dolore comprese il proprio errore e , piangendo, seppellì fedele cane .
LABOR LIMAE
Un uomo viveva solo in campagna, e aveva un cane fedele. Affidava al cane la figlioletta, se si allontanava per poco da casa. Ma una sera, al rientro, aprì la porta, scorse del sangue sul muso del cane e non vide la figlia. Fu indotto in errore da queste circostanze: afferrò un arma e uccise il cane. Solo allora scorse la figlia: dormiva non lontano da un grosso serpente, con cui il povero cane aveva combattuto. L'uomo, molto addolorato, comprese il proprio fraintendimento e, piangendo, seppellì il suo fedele cane.
Un uomo da solo in campagna viveva e a lui era un fedele [egli aveva un fedele] cane. Del cane
vigilantiae parvam filiam suam committebat, si a tecto paulum discedebat.
alla vigilanza la piccola figlia sua affidava, se dal tetto [casa, sineddoche] un poco si allontanava.
Vespere autem, dum domum remeat, portam aperuit, sanguinem in canis ore
Una sera ma, mentre a casa rientrava, la porta aprì, del sangue nella del cane bocca
animadvertit neque suam filiam vidit. His [ablativo dell’aggettivo dimostrativo hic]
scorse e non sua figlia vide. Da queste
rebus in errorem inductus est: statim telum dextra cepit canemque interfecit.
cose in errore indotto fu: subito un'arma con la destra prese e il cane uccise.
Tum tantum filiam invenit: dormiebat haud procul ab ingenti angue et miser
Allora solamente la figlia trovò: dormiva non lontano da un grosso serpente e il povero
canis cum eo [ablativo di is]pugnaverat. Vir magno cum dolore suum errorem
cane con lui aveva combattuto. L'uomo con grande dolore il proprio errore
animadvertit canemque fidelem, flens, sepelivit.
comprese e il cane fedele, piangendo, seppellì.
RIORDINO
Un uomo viveva da solo in campagna e aveva un fedele cane. Affidava alla vigilanza del cane la piccola figlia, se si allontanava un poco da casa. Ma una sera
mentre rientrava a casa, aprì la porta, scorse del sangue nella bocca del cane e non vide sua figlia. Fu indotto in errore da queste cose: subito prese un'arma con la destra e uccise il cane. Soltanto allora trovò la figlia: dormiva non lontano da un grosso serpente e il povero cane aveva combattuto con lui. L'uomo con grande dolore comprese il proprio errore e , piangendo, seppellì fedele cane .
LABOR LIMAE
Un uomo viveva solo in campagna, e aveva un cane fedele. Affidava al cane la figlioletta, se si allontanava per poco da casa. Ma una sera, al rientro, aprì la porta, scorse del sangue sul muso del cane e non vide la figlia. Fu indotto in errore da queste circostanze: afferrò un arma e uccise il cane. Solo allora scorse la figlia: dormiva non lontano da un grosso serpente, con cui il povero cane aveva combattuto. L'uomo, molto addolorato, comprese il proprio fraintendimento e, piangendo, seppellì il suo fedele cane.
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