LEZIONE DEL 23/09 INTRODUZIONE ALLA LETTERATURA (MITO)

  •  Roma, secondo la leggenda, fu fondata in quello che nell’era cristiana era il 753 a. C. 
  • solo dal II secolo a. C. iniziano  ad abbondare le narrazioni sulle origini della città, che intrecciano storie su Romolo e Remo, sul ratto delle Sabine, su svariati atti eroici
  • Uno degli interrogativi che ci si continua a porre, in sede antropologica, storica, letteraria, è fino a che punto questi racconti siano fondati sulla realtà.
  • Com’era Roma quando si trovava ancora in quello stadio di formazione che occupa 5 secoli abbondanti?
  • Nei miti sono contenute risposte che attengono alla dimensione individuale interiore come a quella collettiva. 
  • Dall’intendimento di un mito si può arrivare, consapevoli che si tratti di una supposizione, a capire meglio un’istituzione politica, un’evoluzione storica ricostruibile anche per altre vie, alle quali però l’interpretazione mitica fornisce un importante, non solo suggestivo, avallo.
  • A Roma, proprio accanto al palazzo imperiale, fortemente voluto e realizzato da Ottaviano Augusto, primo imperatore, c’era una piccola capanna di legno, che si diceva fosse la casa di Romolo. 
  • La storia di Romolo, e del fratello Remo, è ben nota: riportata fra gli altri dallo storico della prima età imperiale, Livio, coevo di Ottaviano Augusto, e poi da altri storici, con minime variazioni. 
  • Nomi:  Marte, Rea Silvia, Numitore,  Amulio, Albalonga. 
  • Da Livio:

«Siccome erano gemelli e il rispetto per la primogenitura non poteva funzionare come criterio elettivo, toccava agli dei che proteggevano quei luoghi indicare, attraverso gli aruspici, chi avessero scelto per dare il nome alla nuova città e chi vi dovesse regnare dopo la fondazione. Così, per interpretare i segni augurali, Romolo scelse il Palatino e Remo l’Aventino. Il primo presagio, sei avvoltoi, si dice toccò a Remo. Dal momento che a Romolo ne erano apparsi il doppio quando ormai il presagio era stato annunciato, i rispettivi gruppi avevano proclamato re l’uno e l’altro contemporaneamente. Gli uni sostenevano di aver diritto al potere in base alla priorità nel tempo, gli altri in base al numero degli uccelli visti. Ne nacque una discussione e dal rabbioso scontro a parole si passò al sangue: Remo, colpito nella mischia, cadde a terra. È più nota la versione secondo la quale Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette [più probabilmente il pomerium, il solco sacro] e quindi Romolo, al colmo dell’ira, l’avrebbe ammazzato aggiungendo queste parole di sfida: «Così, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura». In questo modo Romolo s’impossessò da solo del potere e la città appena fondata prese il nome del suo fondatore.»

  • Tra gli interrogativi che si sono posti gli studiosi della romanità delle origini, che comunque tanto influenza ideologia e istituzioni posteriori, espongo il seguente: perché costruire il mito di due gemelli, se poi uno dei due deve morire e un atto fratricida si colloca, con tutta la violenza che contiene, al principio di una civiltà?
  •  Orazio, nel I secolo, scrive in alcuni suoi componimenti poetici che il fratricidio commesso da Romolo e il fatto che nell’atto fondativo della città scorra proprio quel tipo di sangue altro non è che un presagio di quello che sarebbe poi avvenuto nella storia di Roma: il riferimento conduce alle guerre civili, vissute in prima persona dal poeta medesimo. 
  • Ulteriore forma di "condizionamento" del mito: Ottaviano Augusto come "novello Romolo". 
  • Dunque, questo breve riferimento alla nota vicenda mitica, vale a porre l’accento su quale possa essere l’interesse per noi, studiosi del XXI secolo, rispetto alle oscure storie di fondazione: ferma restando la componente immaginativa richiesta per procedere alla loro interpretazione, anche solo i dati che vengono scelti per creare connessioni e ricavarne intendimenti servono a approfondire la conoscenza della cultura e della civiltà, nonché dell’identità collettiva, che si manifesta pur sempre attraverso la letteratura.

Commenti

Post popolari in questo blog

IL SORRISO - RIASSUNTO MODELLO (CIRCA 200 PAROLE)

LA CARRIOLA DI PIRANDELLO: RIASSUNTO E COMMENTO

DOMANDE E RISPOSTE ODISSEA VOSTRE (corretto)