PROGRAMMA ANNUALE DI LETTERATURA E LINGUA LATINE

PREMESSA

In coerenza con le indicazioni del dipartimento di lettere dell'Istituto, il corso di lingua e letteratura latine del quarto anno prevede di trattare poeti e prosatori latini del I secolo a. C. e di attivare la riflessione linguistica sui testi, letti con accompagnamento di  traduzione d'autore. Il programma non sarà proposto nell’ordine indicato sotto. In particolare, l’anno inizierà con Ovidio, al quale darò ampio spazio per quanto riguarda la traduzione, partendo dai materiali assegnati come compiti per le vacanze.

Dando seguito a una proposta di collaborazione con un gruppo di lavoro composto da laureati magistrali in Filologia, letterature e storia dell’Antichità presso l’Università di Torino e traduttori del  dramma Vindices, liberamente ispirato al Tito Andronico di Shakespeare, che ha ottenuto  la corona argentea (secondo premio) di Thalia (il festival internazionale del teatro in lingua latina promosso da Schola Humanistica in agosto), avvieremo, probabilmente nel primo trimestre ,un laboratorio  di traduzione, in orario scolastico, finalizzato a promuovere competenze  specifiche e relative alla messa in scena teatrale di un testo in lingua latina. 

Attuerò, ma ancora senza ricorrere a una dispensa  preparata da me come nel caso della letteratura italiana, una didattica capovolta, per cui gli studenti dovranno preparare relazioni scritte e esporre di fronte alla classe a partire dalle lezioni che proporrò sui vari argomenti. Il libro di testo in uso rappresenterà uno strumento di riferimento fra i tanti messi a disposizione anche attraverso il blog di classe, Plancton.


AUTORI E TEMI

  • Lucrezio: questioni di stile e di contenuto; la leggerezza di Lucrezio spiegata da Calvino nelle Lezioni americane; la visione atomistica e materialista; la cura del mal d'amore; contraddizioni all'interno del poema e interpretazioni nel tempo; creazionismo e materialismo a confronto. 
  • Cesare, il grande impostore:  Commentarii nella lettura di  Luciano Canfora.
  • Sallustio e la crisi della res publica. Il metus hostilis venuto meno nel II secolo e la decadenza della classe dirigente. La storiografia moralistica sallustiana  e un confronto con Cesare. 
  • Cicerone e la crisi della res publica. La voce della tradizione romana nella sua più completa incarnazione e l'eclettismo per lasciare spazio al pensiero greco. 
  • La poesia elegiaca: l'amore che dà senso alla vita. Properzio e il Monòbiblos, un'opera omnia per Cynthia.
  • Nella crisi del secolo, un pensiero saggio e sorridente: Orazio e le Satire. Il contributo al classicismo destinato a durare nei secoli: le Odi e l'Ars poetica (Epistola ai Pisoni).
  • Un monumento del I secolo: l'Eneide di Virgilio. Il percorso di preparazione al pensiero attraverso le Bucoliche  e le Georgiche. 
  • L'acme e la fine dell'elegia, ma non solo, attraverso Ovidio: Metamorfosi e Ars amatoria.

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