COMPITO DI LATINO PER MERCOLEDI' 26 APRILE

Riporto qui due selezioni di versi che vi ho già proposto, rispettivamente di Virgilio (Georgiche) la prima e Ovidio (Metamorfosi) la seconda. Dovete esercitarvi a saperle tradurre dal testo latino, utilizzando le traduzioni fornite in post precedenti, e commentarle. 

Virgilio, Georgiche, IV, 490-503

Restitit Eurydicenque suam iam luce sub ipsa 490
immemor heu! victusque animi respexit. Ibi omnis
effusus labor atque immitis rupta tyranni
foedera, terque fragor stagnis auditus Avernis.
Illa, Quis et me, inquit, miseram et te perdidit, Orpheu,
quis tantus furor? En iterum crudelia retro 495
Fata vocant, conditque natantia lumina somnus.
Iamque vale: feror ingenti circumdata nocte
invalidasque tibi tendens, heu non tua, palmas!
dixit et ex oculis subito, ceu fumus in auras
commixtus tenues, fugit diversa, neque illum, 500
prensantem nequiquam umbras et multa volentem
dicere, praeterea vidit, nec portitor Orci
amplius obiectam passus transire paludem.

Ovidio, Metamorfosi, libro X, vv. 60-67

Iamque iterum moriens non est de coniuge quicquam

questa suo (quid enim nisi se quereretur amatam?)

supremumque "vale", quod iam vix auribus ille

acciperet, dixit, revolutaque rursus eodem est.

Non aliter stupuit gemina nece coniugis Orpheus

65quam tria qui timidus, medio portante catenas,

colla canis vidit, quem non pavor ante reliquit

quam natura prior, saxo per corpus oborto;   [...]


Fornisco un esempio di colloquio condotto secondo il modello esame di Stato applicato al latino. 

Allo studente viene dato il testo il latino: 

Iamque iterum moriens non est de coniuge quicquam

questa suo (quid enim nisi se quereretur amatam?)

supremumque "vale", quod iam vix auribus ille

acciperet, dixit, revolutaque rursus eodem est. (Ovidio, Metamorfosi, libro X)

A partire dal testo, che deve essere quindi riconosciuto e collocato correttamente nel contesto specifico, occorre riuscire ad arrivare a un tema, in questo caso (ad esempio) quello dell'impossibile ritorno dal mondo dei morti, e trattarlo con tutti i riferimenti a disposizione. Nel nostro caso, potete inserire Virgilio, Rilke, Pavese, ma anche Dante, facendovi venire in mente un opportuno collegamento. Il lavoro scritto da fare, per prepararsi, è: predisporre una traduzione letterale dei due testi, che permetta di tradurre poi bene ma con attenzione alle parole in latino sulle quali si possa fondare il commento. 


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