MATERIALI RETI CONCETTUALI LEOPARDI
1) Ma allora il male dov’è, e donde e per qual via qui è riuscito a insinuarsi? Qual è la sua radice, quale il suo seme? O forse esso non è affatto? Perché mai, dunque, noi temiamo e cerchiamo di evitare ciò che non è? D’altra parte, se noi lo temiamo senza motivo, senza dubbio questo stesso nostro timore è un male, in quanto in esso non vi è di che si debba temere, eppur noi ne abbiamo timore. Agostino, Confessiones, VII, 6-7
2) Mani, non vedo altro che mani, in queste camere oscure; mani affaccendate su le bacinelle; mani, cui il tetro lucore delle lanterne rosse dà un'apparenza spettrale. Penso che queste mani appartengono ad uomini che non sono più; che qui sono condannati ad essere mani soltanto: queste mani, strumenti. Hanno un cuore? A che serve? Qua non serve. Solo come strumento anch'esso di macchina, può servire, per muovere queste mani. E così la testa: solo per pensare ciò che a queste mani può servire. E a poco a poco m'invade tutto l'orrore della necessità che mi s'impone, di diventare anch'io una mano e nient'altro. L. Pirandello, I quaderni di Serafino Gubbio operatore
3) Alcuni vanno alla ricerca di luoghi in cui ritirarsi, in campagna, al mare o sui monti, e anche tu hai l’abitudine di desiderare ardentemente tutto questo, però è sciocco, dato che puoi, in qualsiasi momento ritirarti in te stesso. Perché in nessun luogo più tranquillo e calmo della propria anima ci si può ritirare; soprattutto se si hanno dentro di sé principi tali, che, al solo contemplarli, si acquista una perfetta serenità. Marco Aurelio, A se stesso
4) Nella difettosa esecuzione del piano ben disposto dell'universo raramente l'invito provoca l'arrivo di chi si invoca; raramente si incontra l'uomo da amare, quando viene l'ora per l'amore. La natura non dice troppo spesso "guarda" alla povera creatura nel momento in cui il guardare potrebbe portare a una lieta conclusione, nè risponde "qui" alla carne che grida "dove?"; finché tutto questo nascondersi e cercarsi diventa un gioco penoso senza mordente. Così, anche nel caso attuale, come in milioni di altri, le due parti di un perfetto insieme non si sono incontrate al momento perfetto: la controparte assente, vagando indipendentemente per la terra, aspetta in crassa ottusità un tempo che giungerà sempre troppo tardi. Thomas Hardy, Tess dei d'Urberville
5) Quello che fa accadere gli eventi del mondo, che scrive la storia del mondo, è l’irresistibile mescolanza di tutte le cose, che va dalle poche configurazioni ordinate alle innumerevoli configurazioni disordinate. L’universo intero è come una montagna che crolla pian piano. Come una struttura che si sfalda gradualmente. Dagli eventi più minuti ai più complessi, è questa danza di entropia crescente, nutrita dalla bassa entropia iniziale del cosmo, la vera danza di Siva, il distruttore. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l’oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato. Carlo Rovelli, L’ordine del tempo
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