MATERIALI INTERROGAZIONI DI LATINO 30 MAGGIO
Lorenzo RUTILIO PETRONIO
Tommaso PETRONIO TERTULLIANO
Virginia PETRONIO APULEIO
Flippo M. SENECA PETRONIO
Che non sia raro imbattersi in cacciatori di novità logorati da una perpetua eccitazione, smaniosi di sensazioni, pronti a sentirsi infelici se non assaporano quasi ad ogni minuto voluttà mai provate, è un fatto che mi è ben noto. L’incessante esigenza di godere e gustare sempre qualcosa di affatto nuovo mi sembra, tutto sommato, denotare meschinità, carenza di vita interiore, alienazione dalla natura e mediocre o scarsa capacità d’intelligenza. E’ ai bambini che bisogna mostrare di continuo qualcosa di nuovo e di diverso, se si vuol farli contenti. Robert Walser, La passeggiata. 1917
Eleonora TERTULLIANO AGOSTINO
Il genere umano, che ha creduto e crederà tante scempiataggini, non crederà mai né di non saper nulla, né di non essere nulla, né di non aver nulla a sperare. Nessun filosofo che insegnasse l’una di queste tre cose, avrebbe fortuna né farebbe setta, specialmente nel popolo: perché, oltre che tutte tre sono poco a proposito di chi vuol vivere, le due prime offendono la superbia degli uomini, la terza, anzi ancora le altre due, vogliono coraggio e fortezza d’animo a essere credute. E gli uomini sono codardi, deboli, d’animo ignobile e angusto; docili sempre a sperar bene, perché sempre dediti a variare le opinioni del bene secondo che la necessità governa la loro vita; prontissimi a render l’arme, come dice il Petrarca, alla loro fortuna, prontissimi e risolutissimi a consolarsi di qualunque sventura, ad accettare qualunque compenso in cambio di ciò che loro è negato o di ciò che hanno perduto, ad accomodarsi con qualunque condizione a qualunque sorte più iniqua e più barbara, e quando sieno privati d’ogni cosa desiderabile, vivere di credenze false, così gagliarde e ferme, come se fossero le più vere o le più fondate del mondo.... G. Leopardi, Operette morali, Dialogo di Tristano e di un amico.
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