MATERIALI INTERROGAZIONI LATINO DEL 29 MAGGIO

Andrea T. QUINTILIANO  APULEIO

C’è un vecchio detto inglese secondo cui un cane che morde un uomo non è certo una storia. Ma se un uomo morde un cane, vale la pena scriverne. La battuta illustra uno dei dilemmi del giornalismo: una storia degna di pubblicazione è inevitabilmente insolita e inaspettata e comporta il rischio che i media possano distorcere, piuttosto che chiarire, la nostra percezione della realtà. Quel morso, tuttavia, rivela uno degli elementi essenziali della storia: deve esserci conflitto. Serve un protagonista e un antagonista, quest’ultimo può essere una malattia o un disastro naturale. L’uno deve essere d’ostacolo all’altro. (Raccontare la notizia, trasformare gli eventi in narrazioni, di Tobias Jones, "Il Manifesto", 30 agosto 2023)


Matteo QUINTILIANO AGOSTINO

Si pensa soltanto a conservare il proprio bambino: non è sufficiente. Occorre insegnargli a conservarsi da sé quando sarà adulto, a sopportare le percosse del destino, a sfidare l'opulenza e la miseria, a vivere, se necessario, tra i ghiacci dell'Islanda o tra le rocce infocate di Malta. Usate pure ogni possibile precauzione perché non muoia: dovrà ben morire una volta; e quand'anche la sua morte non fosse effetto delle troppe attenzioni, queste sarebbero pur sempre inopportune. Non importa tanto impedirgli di morire, quanto farlo vivere. E vivere non è respirare: è agire, è fare uso degli organi, dei sensi, delle facoltà, di tutte quelle parti di noi stessi per cui abbiamo il sentimento di esistere. (Jean-Jacques Rousseau, L'Emilio o dell'educazione, 1762)

Jacopo TERTULLIANO AGOSTINO

Come passiamo da questo tempo interiore al tempo delle cose? Noi percepiamo il mondo materiale, e questa percezione ci sembra, a torto o a ragione, essere allo stesso tempo in noi e fuori di noi: da un lato, è uno stato di coscienza; dall’altro, è una pellicola superficiale di materia dove coincidono il senziente e ciò che è sentito. Ad ogni momento della nostra vita interiore corrisponde, così, un momento del nostro corpo, e di tutta la materia circostante, che gli sarebbe «simultanea»: questa materia sembra allora partecipare della nostra durata cosciente. (H. Bergson, Durata e simultaneità 1922)

Alberto TERTULLIANO AGOSTINO

Certo, la fede include la sottomissione della ragione: questa sottomissione è voluta dalla ragione stessa, la quale,  riconoscendo incontrastabili certi princìpi, è posta nell’alternativa o di credere alcune conseguenze necessarie, che non comprende, o di rinunziare ai principi. Avendo riconosciuto che la Religione Cristiana è rivelata da Dio, non può più mettere in dubbio alcuna parte della rivelazione; il dubbio sarebbe non solo irreligioso, ma assurdo. (A. Manzoni, Osservazioni sulla morale cattolica, 1834)


Commenti

Post popolari in questo blog

IL SORRISO - RIASSUNTO MODELLO (CIRCA 200 PAROLE)

LA CARRIOLA DI PIRANDELLO: RIASSUNTO E COMMENTO

DOMANDE E RISPOSTE ODISSEA VOSTRE (corretto)